Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

24 dicembre 2008

BUON NATALE VERO

08 dicembre 2008

INTRECCI MENTALI

I luoghi si somigliano un po’ tutti. E se anche, a volte, dovesse mancare una qualche similitudine, riesci a trovarla, a convincerti che ci sia, ad inventarla. È il gioco bizzarro della mente che pesca tra gli oggetti, che li lascia stare dove non dovrebbero, per farti sentire protetta, al sicuro, per lasciarti tranquilla in un posto che, d’istinto, senti lontano da te; che li risposta quando hai imparato a conoscere, quando quelle cose, piazzate lì, non ti servono più.
Ci sono gli alberi, nel punto in cui il fiume corre a baciare il mare, dopo essersi buttato giù dalla gola, trascinato dalla corrente, come un innamorato che scappa frettoloso verso l’amore.
Stoffe colorate impigliate tra i rami. I ragazzi sotto a suonare chitarre, intrecciare collane, ad esibire la loro scelta di vita. E tu che fai volare gli aquiloni di quand’eri bambina, le strisce di carta dipinte che ballano nel cielo, che inseguono gli uccelli. Gli aquiloni si mescolano alle stoffe.
Qui nessuno ha fretta. Qui, dove il lento brucare delle caprette a pochi passi di distanza da te, ti lascia sognare ad occhi aperti di un mondo completo, con mare e montagna attaccati.
È il gioco bizzarro della mente, ancora. Forse.

Così il viaggiatore voltò le spalle all’isola, continuando a guardarla attraverso i ricordi. L’aereo decollò di sera, tra le luci accese della città, sempre più piccole e lontane, con le caprette in alto nel cielo e gli aquiloni aggrappati alle rocce sul mare.