Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

08 dicembre 2008

INTRECCI MENTALI

I luoghi si somigliano un po’ tutti. E se anche, a volte, dovesse mancare una qualche similitudine, riesci a trovarla, a convincerti che ci sia, ad inventarla. È il gioco bizzarro della mente che pesca tra gli oggetti, che li lascia stare dove non dovrebbero, per farti sentire protetta, al sicuro, per lasciarti tranquilla in un posto che, d’istinto, senti lontano da te; che li risposta quando hai imparato a conoscere, quando quelle cose, piazzate lì, non ti servono più.
Ci sono gli alberi, nel punto in cui il fiume corre a baciare il mare, dopo essersi buttato giù dalla gola, trascinato dalla corrente, come un innamorato che scappa frettoloso verso l’amore.
Stoffe colorate impigliate tra i rami. I ragazzi sotto a suonare chitarre, intrecciare collane, ad esibire la loro scelta di vita. E tu che fai volare gli aquiloni di quand’eri bambina, le strisce di carta dipinte che ballano nel cielo, che inseguono gli uccelli. Gli aquiloni si mescolano alle stoffe.
Qui nessuno ha fretta. Qui, dove il lento brucare delle caprette a pochi passi di distanza da te, ti lascia sognare ad occhi aperti di un mondo completo, con mare e montagna attaccati.
È il gioco bizzarro della mente, ancora. Forse.

Così il viaggiatore voltò le spalle all’isola, continuando a guardarla attraverso i ricordi. L’aereo decollò di sera, tra le luci accese della città, sempre più piccole e lontane, con le caprette in alto nel cielo e gli aquiloni aggrappati alle rocce sul mare.

8 Commenti:

  • Alle martedì, dicembre 09, 2008 10:38:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Gli spazi si somigliano tutti. I luoghi forse no. I luoghi raccontano storie; reclamano narratori e persone che ascoltano. Le storie nascono dalla relazione tra la persona e quello spazio. Ecco la mente che pesca tra gli oggetti. Ecco gli alberi nel punto in cui il fiume corre a baciare il mare ... Correlativi oggettivi: luoghi e cose hanno evocato emozioni in una persona e questa persona narrandoli riesce a evocare le stesse emozioni nell'ascoltatore.
    E' il gioco bizzarro e ammaliante della mente, della persona che trasforma lo spazio in luogo.
    Chapeau.

    ezra p

     
  • Alle mercoledì, dicembre 10, 2008 6:47:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Ogni tanto ripasso di qua e scopro che è sempre un piacere leggerti. Continua così!

    ciao
    Simone

    (uno dei tuoi contatti su flickr, quello dei sogni degli indiani navajo..)

     
  • Alle giovedì, dicembre 11, 2008 3:55:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Aspetto che l'aereo torni a volare ... sei brava.
    M.

     
  • Alle giovedì, dicembre 11, 2008 6:10:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Ogni tanto ripasso anch'io di qua, a scrivere per poter ascoltare la voce di legge ... grazie!

     
  • Alle venerdì, dicembre 12, 2008 8:01:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    La bellezza della foto sta tutta nella presenza illuminante di una sciarpa rosanero, i gloriosi colori cioè della squadra di calcio di Palermo.
    ezra p

     
  • Alle sabato, dicembre 13, 2008 11:10:00 AM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Ecco questo è un tipico esempio di vedere in un luogo cose che non ci sono :-)

     
  • Alle mercoledì, dicembre 17, 2008 6:57:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    I luoghi si somigliano davvero un pò tutti.
    o forse no;
    è solo in questo spazio che ti ritrovo con tutta la semplicità che serve per dire e raccontarsi, e provare a dipanare i tuoi rami.
    B

     
  • Alle lunedì, dicembre 22, 2008 8:57:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Ultimamente perdo troppo la strada di questo spazio e ritrovarmi è un piacere anche per me!
    Buon Natale a tutti quelli che passano di qui.

     

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