Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

22 agosto 2008

VOLO


Siedo appoggiata al cuscino che, sotto il peso del corpo, aspetta, paziente, di riprendere la sua forma. È agosto. I campi vicino sono tornati ad assomigliarsi tutti, con le stoppie bruciate e il sole che scalda le zolle. L’odore d’estate è più intenso, quasi a voler dire che forse, tra un po’, lascerà il posto al ricordo e che bisogna non perderne nulla della sua intensità.
Siedo qui e cerco di vedere come sarà domani. Sento ancora la consistenza della prima volta, che poi è sempre una prima volta. Attraverso le nuvole, verso un’altra isola, che avevo sognato di vedere. Ne leggo la storia, sfoglio le pagine di un luogo che diventerà anche mio, aggiungo un tassello nel mio puzzle di mondo viaggiante.
Siedo. Lontana dal cuscino, mentre, ancora, torno a volare.

07 agosto 2008

IL SENSO DEL MARE

Sono quasi le tre del pomeriggio. Di fronte agli occhi, distese familiari. La sabbia calda, l’acqua salata sulla pelle, le ombre che corrono più velocemente del trascorrere del tempo. Un pezzo di legno arrivato da lontano, spezzato dalla forza del vento, un sasso dai colori insoliti, miscelati in una tonalità unica, un altro dalla forma strana che diventa quello che la tua fantasia desidera, una conchiglia da portare via, da dimenticare in una cassetto.
Non c’è un segno di modernità su questo pezzo di terra, non c’è correzione dal sapore umano ad un paesaggio dal gusto naturale. Sorridi felicemente che non ci sia. Ti auguri fortemente che mai ci sarà. Rotonde dune di sabbia, a metà tra il blu del mare e il verde della pineta. Il corpo è lì, a calpestare uno dei suoi mondi preferiti. Riesci a vedere senza guardare, a pensare senza capire, a respirare per vivere. È l’aria che entra nei polmoni. Piena del senso del mio piccolo spazio di mare molisano.