Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

07 agosto 2008

IL SENSO DEL MARE

Sono quasi le tre del pomeriggio. Di fronte agli occhi, distese familiari. La sabbia calda, l’acqua salata sulla pelle, le ombre che corrono più velocemente del trascorrere del tempo. Un pezzo di legno arrivato da lontano, spezzato dalla forza del vento, un sasso dai colori insoliti, miscelati in una tonalità unica, un altro dalla forma strana che diventa quello che la tua fantasia desidera, una conchiglia da portare via, da dimenticare in una cassetto.
Non c’è un segno di modernità su questo pezzo di terra, non c’è correzione dal sapore umano ad un paesaggio dal gusto naturale. Sorridi felicemente che non ci sia. Ti auguri fortemente che mai ci sarà. Rotonde dune di sabbia, a metà tra il blu del mare e il verde della pineta. Il corpo è lì, a calpestare uno dei suoi mondi preferiti. Riesci a vedere senza guardare, a pensare senza capire, a respirare per vivere. È l’aria che entra nei polmoni. Piena del senso del mio piccolo spazio di mare molisano.

2 Commenti:

  • Alle sabato, agosto 09, 2008 8:00:00 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Le conchiglie dei cassetti diventano post-it , più o meno verso la fine di settembre;
    le raccogliamo giusto per non farci mancare nulla , in quelle giornate così allegre..
    piccolo corridoio di mare il tuo, ma pesa come un oceano lo stesso,immagino.
    B

     
  • Alle domenica, agosto 10, 2008 2:20:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Nel momento di "non c'è un segno di modernità..." mi sono fermato un attimo a pensare all'umanità... penso proprio che noi siamo il vero virus della nostra terra. Staccati completamente dal contesto della natura, non la viviamo ma la devastiamo. Con la prepotenza, ci arroghiamo il diritto di poter fare tutto ciò che riteniamo utile per i nostri fabbisogni senza minimamente scorgere quello che ci circonda. Saremo, poi, veramente moderni o siamo il prodotto di una evoluzione che decantiamo ma che in realtà è un processo regressivo. Penso. Ma davvero gli uomini che ci hanno preceduto erano meno evoluti di noi? Ahi, ho una crisi esistenziale!... continuo a leggere e me ne dai conferma... "non c’è correzione dal sapore umano ad un paesaggio dal gusto naturale. Sorridi felicemente che non ci sia. Ti auguri fortemente che mai ci sarà." Grande! Meno male sono fuori dalla crisi.
    G.

     

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