Ce ne sono tanti, sparsi ovunque, nascosti gli uni tra gli altri, perfettamente identici, capaci di passare inosservati, di non attirare l’attenzione, o straordinariamente visibili, seducenti, incantevoli nella loro leggerezza, stracolmi di rosso, maledettamente ammalianti e mai troppi.
Ne vorrei capire l’anima, ne vorrei indagare il senso, ne vorrei decifrare i sentimenti, di un fiore gettato su un prato, libero di sbocciare, di girarti le spalle, di tornare a mostrarsi.
Non sono da raccogliere, o forse non ci hai mai provato a recidere lo stelo, a portarlo via, a tenerlo in casa, per vedere l’effetto che fa a te e il senso che ne viene a lui, abituato a stare libero e solo, ad essere un’abitudine che compare e scompare ciclicamente. Rosso dappertutto, piccole macchie di colore che diventano distese intere di una terra in silenzio. Una ragazza ora è ferma lì in mezzo, i capelli sono mossi dal vento, il sorriso radioso e disarmante. Ha trovato i fiori selvatici e vuole imparare a conoscerli. Un uomo di lontano la guarda, confusa tra i fiori.
Nascosti l’uno all’altra.