Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

09 marzo 2007

MOVIMENTO

Osservo me per qualche minuto. Seduta alla scrivania. Le gambe sono incrociate a buddha. Mi capita di afferrare la caviglia con le mani. Sollevo il ginocchio destro. Ruoto il busto verso la finestra. Allungo il collo per sbirciare meglio il cielo. Le dita toccano la tastiera. Le incrocio mentre leggo. Mi mordicchio le labbra. Il palmo della mano sinistra ricopre interamente la mia guancia. Ho spostato un piede fino ad incastrarlo e farlo prigioniero di me. Ho allungato la gamba per poi ripiegarla ad angolo retto, e lasciar poggiare a terra il piede libero. Mi muovo. Muovo tutto il mio corpo, per dargli vita, per disegnare figure. Penso a posizioni più complesse, sbizzarrendomi nelle contorsioni. Ci sono delle posture che prediligo. Altre che ho rappresentato una sola volta. Altre ancora da sperimentare.
“Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido... Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. Per la persistenza dell'immagine nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano, susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono. Così un cavallo in corsa non ha quattro gambe: ne ha venti". Partendo da questa premessa teorica, Umberto Boccioni riesce a tributare alle arti visive, immobili per costituzione, la continuità del moto. Egli individua nel movimento fisico, inteso come velocità, il fattore di coesione tra oggetto e spazio, in grado di rendere il dinamismo più emozionante.
Ho camminato attraverso le sale della mostra. Il mio corpo in moto tra gli oggetti immobili. L’atmosfera dello spazio tagliata dal mio incedere. Forma unica.
Il biglietto di ingresso avrei dovuto pagarlo solo con monete da venti centesimi di euro della Repubblica Italiana!

12 Commenti:

  • Alle venerdì, marzo 09, 2007 7:59:00 AM , Blogger Bulgakov ha detto...

    Esiste un colore che amo più degli altri: il rosso. Avevo poco più di 10 anni la prima volta che rimasi immobile. Era bellissima, mentre avanzava per il corridoio. Mi fermai, ero impietrito, incredibilmente statico. Per la prima volta vidi quel colore, tutto era rosso intorno a me. Eppure nonostante quella paresi che mi costringeva all'immobilità, il cuore batteva come rare volte aveva fatto, come se avessi fatto dieci piani a piedi di corsa. Sembravo di pietra ma era evidente che una parte di me spinta da orgoglio galileano "eppur si mosse"

     
  • Alle venerdì, marzo 09, 2007 8:34:00 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Oggi farò attenzione ai movimenti impercettibili.
    Buona giornata a tutti.

     
  • Alle venerdì, marzo 09, 2007 9:48:00 AM , Blogger Robba12 ha detto...

    Oddio, ma non ti sei incastrata con tutti sti movimenti ? La mostra vale la pena, sai volevo andare pure io a vedermela...ciao ciao

     
  • Alle venerdì, marzo 09, 2007 3:49:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Ogni tanto temo anch'io di non riuscire a scastrarmi, ma ferma non riesco a stare!!!
    La mostra, già prorogata fino al 25 febbraio, credo non abbia avuto un ulteriore slittamento della data di chiusura. Bello però, vedere dal vivo il bronzo che è sulla moneta da venti centesimi.

     
  • Alle venerdì, marzo 09, 2007 4:07:00 PM , Blogger Bulgakov ha detto...

    Scri effettivamente dal post sembra che tu abbia più arti della dea Kalì

     
  • Alle venerdì, marzo 09, 2007 4:30:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Io mi inarco ed edifico ponti!

     
  • Alle venerdì, marzo 09, 2007 6:11:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Ecco cos'era quella strana figura sui venti centesimi!!!!

     
  • Alle venerdì, marzo 09, 2007 6:53:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Ed invece corpi immobili,statici,
    pietre tra altre pietre.
    Per lo più aspettano,senza pazienza.
    Stanno fermi a fremere.
    Movimenti sognati, dolorosi se accadono.
    Sculture che vogliono solo andare.
    Tutto negli occhi.
    Ti chiedo scusa A., rovino il tuo post,me ne rendo conto,ma a volte i contrappassi arrivano così.
    Bookends

     
  • Alle sabato, marzo 10, 2007 10:40:00 AM , Blogger SCRI...... ha detto...

    L'immobilismo che fa paura, quello di corpi che per natura sono predisposti al movimento ed invece restano fermi, si lasciano trascinare dagli eventi, non reagiscono.
    Non si rovina mai nulla in un blog, si scrivono i propri pensieri, anche se generano contrasto, anche se, come dici, fanno da contrappasso.
    Boccioni voleva dimostrare che anche una figura ferma, un bronzo, può raffigurare il movimento, tu che anche un treno in corsa può, nella realtà, non spostarsi di un millimetro.
    Buon weekend, Book.

     
  • Alle domenica, marzo 11, 2007 11:13:00 AM , Blogger Daniele ha detto...

    Complimenti per il blog! Davvero carino... ciao!

     
  • Alle domenica, marzo 11, 2007 10:36:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    mi fanno male le ossa solo a pensare a come ti sei contorta!!

     
  • Alle lunedì, marzo 12, 2007 12:15:00 AM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Tutto sotto controllo, ho la certezza assoluta che in questo blog transitano un paio di fisioterapisti!

     

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