PISTACCHIO

Catania. Non ricordavo neppure di esserci stata. Alcuni anni fa, un giro veloce in macchina, talmente veloce da averlo rimosso dalla memoria. Tornarci ed accorgersi di averle già viste, le piazze, le strade, le chiese. Fermarsi a cercare nei pensieri, rivedere lentamente quel giro veloce.
Ora è diverso. Non c’è fretta e c’è tempo di camminare. Perché sono sempre, ed ancora, solo i passi a lasciarti dentro un posto.
Vicoli stretti, vecchie case, balconi barocchi nascosti, facciate imponenti. Lo storico Nievski attaccato all’albergo. Gli odori intensi della Pescheria, poco distanti. L’Elefante vestito a giorno e poi illuminato di notte.
Cammino in mezzo ad una strada nera. Di fronte, sempre dritto, il Vulcano. Sotto, le suole delle scarpe sono nere.
Via Etnea deserta, scotta di lava. Gelato al pistacchio.
Ora è diverso. Non c’è fretta e c’è tempo di camminare. Perché sono sempre, ed ancora, solo i passi a lasciarti dentro un posto.
Vicoli stretti, vecchie case, balconi barocchi nascosti, facciate imponenti. Lo storico Nievski attaccato all’albergo. Gli odori intensi della Pescheria, poco distanti. L’Elefante vestito a giorno e poi illuminato di notte.
Cammino in mezzo ad una strada nera. Di fronte, sempre dritto, il Vulcano. Sotto, le suole delle scarpe sono nere.
Via Etnea deserta, scotta di lava. Gelato al pistacchio.
4 Commenti:
Alle mercoledì, luglio 22, 2009 9:48:00 AM ,
Bulgakov ha detto...
Ma come? Vieni in Sicilia e neanche ti fai vedere???
Alle mercoledì, luglio 22, 2009 10:27:00 AM ,
SCRI...... ha detto...
Scegli come morire. Lentamente rosolato su pietra lavica o spezzettato dalle lame di una gelatiera?
Alle giovedì, luglio 23, 2009 9:35:00 AM ,
supergiovane ha detto...
anch'io anch'io ci sono stato 1 volta di corsa corsa giusto per prendere l'aereo e basta... come ci tornerei volentieri con il gelato e tutto il resto
Alle giovedì, febbraio 02, 2017 11:10:00 PM ,
Lewis Clark ha detto...
nice blog thanks for sharing
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