Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

29 settembre 2008

GENTE

Il venditore di miele sulla strada. L’affittacamere dall’aspetto di un surfista in rottamazione. Il ristoratore tranquillo che non ha fretta di riempire il locale. L’automobilista per il quale la doppia striscia continua è nulla di più di un suggerimento. La fruttivendola che ispira genuinità. Il panettiere che ha disegnato i biscotti al sesamo. L’italiana dalle origini greche.
Gente spensierata, tra cui non riesci a sentirti straniero. La coppia in posa davanti casa, la loro conversazione gestuale, l’ospitalità di una succosa pera, l’omaggio profumato del basilico.
Gente strana. Il benzinaio che arrotonda in difetto il conto ed applica uno sconto di settanta centesimi, là dove in Italia sarebbero capaci di inseguirti per molto meno. Il barista che non avendo il resto a cinquanta euro, ti offre il caffè, là dove in Italia si cercherebbe, nell’intera città, qualcuno che ha da cambiare.
Gente felice, che confonde le taverne con le case. Odori misti a suoni. La musica popolare a sottolineare una visone della vita scandita da un ritmo lento, scaldata dal sole, scavata nel tempo.
Gente che canta per restringere lo spazio. Silenzio della natura per dilatare l’isola. Il sirtaki a fare compagnia, la voce del vento ad aumentare le distanze.
Allegria pura. Gente che vende i colori, tonalità racchiuse nei tappeti appesi al muro di casa mia. Pezzi di Creta venuti con me.

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