Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

07 novembre 2007

ARTISTI SI NASCE

Paul Gauguin in mostra al Complesso del Vittoriano. Ho visto un artista che dipingeva i sogni, con la sua arte astratta, che era capace di tradurre i pensieri in immagini.
Ho sempre avuto la consapevolezza di non saper disegnare. L’ho scoperto da piccolissima. Quelle forme colorate sui fogli bianchi che avrei voluto generassero lodi ed onorificenze, lasciavano tutti indifferenti, ed io dovevo ammettere, senza possibilità d’appello, che erano solo scarabocchi. Ma, nonostante questa convinzione, ho continuato a tenere matite, pastelli e pennarelli tra le mani, a scegliere come soggetti le querce con le loro curve ad onda del fogliame, le case dalla forma a trapezio con l’immancabile canna fumaria, il sole che mi veniva perfetto seguendo il perimetro di un tappo di bottiglia, e le nature morte del periodo simil caravaggesco della mia esistenza artistica. Di questa incessante attività ne portavo i segni sulle dita e ne mostravo tracce indelebili sui vestiti.

C’era una stanza in casa in cui non esistevano divieti. Era permesso disegnare sulle pareti, dare sfogo al proprio estro creativo. Se ne avessi avuto conoscenza, avrei definito la mamma ed il papà paladini dei murales, sostenitori del libero pensiero graffitaro. Certo doveva esserci una spiegazione al fatto che l’area per dipingere era stata rigidamente circoscritta, ed io, un giorno, l’ho trovata. Mamma e papà volevano che perfezionassi la mia arte al riparo da sguardi indiscreti, che potessi affinare la tecnica in un ambiente che esaltasse la concentrazione, e che mi aprissi al pubblico solo il giorno che sarei riuscita, finalmente, a dipingere i sogni.
Un pomeriggio di primavera l’ispirazione che avrebbe cambiato il corso della mia esistenza artistica. Ero pronta al debutto. Con un pennarello marrone ho completato la scena di vita agreste di un dipinto dei primi del novecento che mi pareva carente in alcune parti. Ero nel pieno della mia maturità artistica, avevo sette anni e l’evento fu accolto con grande rumore!

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