Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

13 settembre 2007

YA NYE GAVARYU PARUSKI

È un viaggio in Europa. Il fuso orario avanti di due ore sembra inesistente, salvo accorgertene l’indomani, quando le otto del mattino avranno il sapore dell’alba, e quando non avrai più dubbi sul fatto che Mosca non è in Europa e che dovrai e vorrai cercare la sua anima russa.
Quando scendo da un aereo il primo respiro ha un significato tutto particolare. Io non respiro, annuso la terra che sto calpestando. Gli odori delle città spesso si somigliano, ma le loro somiglianze non hanno nessi geografici. Mosca odora come Il Cairo, e questo credo valga solo per me, per la memoria del mio olfatto. Così sono sicura di avere una sensazione che mi appartiene totalmente e che non mi importa di condividere con altri.
Il transito in aeroporto è rallentato dal controllo del visto d’ingresso. Le scritte intorno sono in cirillico, ho preso tra le mani un giornale moscovita ed ho cominciato, aiutandomi con il greco antico, a sillabare. Le scritte sono davvero tutte in cirillico, lo saranno quasi ovunque, in metropolitana, nelle stazioni, nei musei, nelle indicazioni storiche dei monumenti, nella traslitterazione del tuo nome e cognome.
Io non parlo russo. Ecco, è importante però che io lo sappia dire in russo. Me lo perdoneranno, del resto loro hanno le playlist delle radio da farsi perdonare.

14 Commenti:

  • Alle giovedì, settembre 13, 2007 8:54:00 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Oddio, hai mica incontrato i Jalisse????
    M.

     
  • Alle giovedì, settembre 13, 2007 11:31:00 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Disegni i mondi che vedi attraverso i loro spazi più larghi ed immateriali;
    linee, prospettive;
    Secondo Borges ogni uomo, poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l'immagine del suo volto.
    B.(che compie un anno).

     
  • Alle giovedì, settembre 13, 2007 8:49:00 PM , Blogger p.s.v. ha detto...

    l'odore della città e solo tuo

     
  • Alle giovedì, settembre 13, 2007 9:07:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Il mio commentator Book che suggerisce come lettura di Borges?

     
  • Alle giovedì, settembre 13, 2007 9:18:00 PM , Blogger Bulgakov ha detto...

    Che bravi i bambini di Mosca che parlano in russo sin da piccoli ... vien voglia di cercare il DDT.
    Questo è il più bello dei tuoi post!

     
  • Alle giovedì, settembre 13, 2007 9:30:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Guarda che per essere come loro devi cercare l'EDT.
    Questo è il più bello dei miei commenti!

     
  • Alle venerdì, settembre 14, 2007 8:55:00 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Di Borges? Tutto ciò che ti capita.
    Poi(se posso)a proposito del senso di questo blog,ti obbligherei a leggere "In un altro luogo", di Lia Migale.Senti un pò..
    -<.. ci sono cavalieri impietriti e fratelli innamorati. Ci sono sentimenti indicibili, case perdute,gatti neri,braccialetti rubati. Ci sono sorrisi sparsi e ricordi perenni.
    C'èun morire che è anche un vivere altrove.Dove? in un altro luogo..>-
    Considera che è un'economista aziendale,e non lo sembra.
    Ti piacerà.
    B.

     
  • Alle venerdì, settembre 14, 2007 12:54:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    I jalisse non li vogliono neanche in russia.

    lasciatemi cantareeeeeeeee con la chitarra in manoooooooooooooooo sono un italianoooooooooooo un italiano veroooooooooooooooooo

     
  • Alle sabato, settembre 15, 2007 12:33:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Caro Book, darò seguito alla segnalazione, ormai mi fido. Spesso si è economisti sembrando giuristi, giuristi sembrando economisti, milanesi sembrando meridionali, meridionali sembrando milanesi, di destra sembrando di sinistra ...

    Privyet!

     
  • Alle lunedì, settembre 17, 2007 9:39:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Snif ... A volte mi fai scoprire delle cose che faccio e a cui non do peso ... anche a me capita di annusare i luoghi in cui mi reco la prima volta.
    Li annuso in maniera involontaria appena arrivo quasi per avere quella sensazione a pelle che si ha con le persone; poi li annuso quando ho delle sensazioni positive per avere un ricordo definitivo ... però non mi succede negli aereoporti o in qualsiasi altro tipo di stazione ... hanno tutte gli stessi odori, col tempo ti ci abitui e sembra che hai a che fare con gli stessi posti, le stesse persone, insomma, un posto vale l'altro (almeno per me)... o è forse un ambiente familiare in un luogo sconosciuto?
    G.

     
  • Alle mercoledì, settembre 19, 2007 8:48:00 AM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Duro lavoro, ma sto facendo passi da gigante!!!!
    Le foto di San Pietroburgo sono qui.

     
  • Alle venerdì, ottobre 05, 2007 1:38:00 PM , Blogger dharani ha detto...

    Avevi la guida Lonely Planet? :-D

     
  • Alle venerdì, ottobre 05, 2007 7:36:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Sempre, sono le più belle, quelle più vicine al concetto di viaggiatori piuttosto che di turisti.

     
  • Alle domenica, ottobre 07, 2007 6:48:00 PM , Blogger dharani ha detto...

    Vero :-) sono decisamente d'accordo con te!

     

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