Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

11 novembre 2006

ROMA 27 OTTOBRE 3 NOVEMBRE 2006

Ricordo una città con più di duemilacinquecento anni di storia, un luogo in cui ogni movimento artistico ha lasciato un segno, un museo all’aria aperta; ricordo di aver vagato a caso per i vicoli; ricordo gli angoli nascosti pieni di incanto, gli archi trionfali, le cupole delle chiese, le facciate dei palazzi, gli alberi di aranci dell’Aventino, le carrozze di Piazza di Spagna, i tetti da Trinità dei Monti, il passeggio di Via del Corso, gli artisti di Piazza Navona e il fragore di Campo dei Fiori; ricordo mio zio al Palazzo della Cancelleria; ricordo la luna a Piazza Venezia; ricordo il mio sguardo rapito e la mia vista appagata, la spontaneità della gente e la vivacità del linguaggio, la familiarità delle trattorie e i carciofi alla giudia; ricordo l’azzurro del cielo, il verde dei parchi, il caldo di ottobre, ricordo la presenza costante di un fiume, le librerie come spazi polivalenti, i pranzi a Trastevere e le passeggiate nel Ghetto; ricordo le luci e i colori della notte; ricordo un posto unico al mondo; ricordo la voglia di vivere; ricordo che sono stata felice; ricordo Roma.

Location: Roma, Basilica di San Giorgio in Velabro, ottobre 2006

14 Commenti:

  • Alle sabato, novembre 11, 2006 1:53:00 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Cesare Pavese aveva un solo difetto:accumulare amori impossibili.
    Però sapeva raccontarli come se così non fosse;ti invito a leggere una sua piccolissima poesia che si intitola "Passerò per piazza di Spagna", dove la città non è ancora "ricordo".
    Buona lettura,spero.
    Bookends.

     
  • Alle sabato, novembre 11, 2006 12:09:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    C’era 'na vorta, tanto tempo fa,
    ‘n posto ‘ndo la vita ‘ncominciava dar corso de quer fiume sempiterno,
    da quer rivo, che sempre te faceva sentì vivo,
    Je misero nome ROMA, e fù ‘n portento,
    er popolo romano era contento,
    perché chiunque venisse a rimirallo,faceva poi de tutto pe imitallo!!
    Mò dicheno: ”MILAN LE UNA GRAN COSSA!” “TUREN SE, CHE LE MARAVILLIOOSA!”
    IO me li guardo, poi penzo nà cosa: “ROMA PERO’ E’ TUTTA NANTRA COSA!!”
    Dovunque tu per monno girerai,sempre ‘n segno de ROMA troverai,
    sapenno bbbene, che da Adamo in poi,
    è sempre questa, ar monno, “LA CITTA!” ROMA!!"

    Un saluto dalla Val Seriana...

     
  • Alle martedì, novembre 14, 2006 12:12:00 AM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Caro Book, letta con piacere. Grazie della segnalazione, pare poi che la si possa leggere direttamente a piazza di Spagna, incisa sul marmo.

    Anonimo della val Seriana, ma quanto mi sei mancato? Di più!

     
  • Alle martedì, novembre 14, 2006 3:30:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    La poesia di Pavese a Piazza di Spagna non è sul marmo ... per la precisione ...

     
  • Alle martedì, novembre 14, 2006 3:39:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    E dov'è?

     
  • Alle martedì, novembre 14, 2006 4:14:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Intermezzo a grande richiesta dettato dal fatto che non voglio glissare per amor di patria e dall'assillo che i miei amici "nostalgici di sogni a luci rosse durante le lezioni, e parecchio perversi" stanno perpetrando nei miei confronti.

    Il Molise continua ad occupare le pagine dei più importanti quotidiani nazionali. Archiviate le elezioni, ecco che arriva la porno professoressa, colei che totalmente priva di cervello utilizza una scuola per dar sfogo ai suoi impeti sessuali. Cosa ne penso? Che è un'idiota, che non capisce cosa sia desiderio sessuale e maialate durante le lezioni. E non è un giudizio dettato da considerazioni anagrafiche, assolutamente. Lei poverina non voleva si sappesse in paese! Furba anche in questo ed illusa. In una regione di 300.000 abitanti, dove tutti sanno tutto, vuoi che non si arrivi dritti dritti all'unica che insegna matematica ed è partita per il nord per la sua prima supplenza? Che genio di donna.
    Dal vostro inviato sul posto, che si preoccuperà di scoprire almeno com'è. Se fosse un cesso, mi promettete che la smettete di fare i maiali e di vaneggiare su filmetti dal titolo "La professoressa in calore"? Grazie

     
  • Alle martedì, novembre 14, 2006 4:29:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    ... nel caso non lo fosse, tu ci prometti il suo numero di cellulare, considerato che siete 300.000 e vi conoscete tutti? :-)

     
  • Alle martedì, novembre 14, 2006 4:33:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    la poesia del pavese è affissa con una targa metallica su di un sostegno tipo palo della fermata dell'autobus... :-)

     
  • Alle mercoledì, novembre 15, 2006 12:21:00 AM , Blogger SCRI...... ha detto...

    La poesia di Pavese, avendola letta ( per chi volesse unirsi a noi conoscitori dei versi
    http://people.zeelandnet.nl/henklensen/pavese.htm) avrebbe meritato una più degna collocazione! Mi riservo di dare un giudizio definitivo quando tornerò nella capitale e i miei occhi vedranno.

     
  • Alle mercoledì, novembre 15, 2006 12:36:00 AM , Blogger SCRI...... ha detto...

    CRONACA MOLISANA

    Un quotidiano locale tra le mani di alcuni ragazzi molisani (ultimo anno di scuola superiore)."C'è scritto della prof? Dai leggi" Commenti durante la lettura dell'articolo: "Ma non poteva succedere da noi? Perchè l'hanno mandata lì? Un mito, se la incontro le chiedo l'autografo. Beati loro! Certo ci vorrebbe proprio, adesso che la nostra scuola è inagibile e dobbiamo fare i turni pomeridiani, fa subito notte ... il buio aiuta ... uno si rilassa ... ah che bello sarebbe! Arrivano sempre supplenti maschi che non ti fanno fare niente, questa è una grande". "Ragazziiii? Erano in cinque, si tratta di alunni delle scuole medie". "E allora? Se si sommano gli anni di tutti si arriva ad una bella età, certo alle scuole superiori altro che cinque, sarebbero stati almeno il doppio". "Ma, scusate, se i sessi fossero stati invertiti?" "Beh, allora era da spaccargli la faccia, era stupro, qui no è un piacere e poi, la cosa bella ... è una prof di matematica, una materia difficile!!!"

     
  • Alle mercoledì, novembre 15, 2006 11:09:00 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Che donna! Adesso farà pure il calendario. Autrice del blog vuoi sbrigarti a trovare la faccia della superprof?
    M.

     
  • Alle venerdì, novembre 17, 2006 6:53:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Ritorno al mio post, dopo l'intermezzo hard.
    Come dicono nella capitale, godere non è un modo migliore per affrontare la vita, è l’unico modo.
    Si gode a Roma, si gode nel rito dell’aperitivo che qui non è frettoloso come in quel di Milano, ma lento, completo, appagante. Al Joia, quartiere Testaccio, si sta veramente bene e se ne apprezzano le peculiarità citate.
    Notte? A Trastevere, due per tutti, ma ce ne sono davvero tanti, Freni e Frizioni a Via Politeama e Ombre Rosse in Piazza Sant'Egidio. In zona Campo dei Fiori, Bar del Fico, Jonathan's Angels.
    Ristoranti, nel ghetto al Portico d'Ottavia Giggetto, vi capiterà di vedere pulire i carciofi direttamente all'interno del ristorante. Due posti alternativi per il pranzo: L'EnotecAntica di via della Croce, bella atmosfera capace di lasciare il mondo fuori e di creare uno spazio tutto per te, e brunch da Bibli.

    Sono diventata un po' più romana.

     
  • Alle lunedì, novembre 20, 2006 3:57:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Grazie ai poteri del teletrasporto, ho visionato la targa in Piazza di Spagna con la poesia del Pavese. Confermo il giudizio dato che avrebbe meritato più degna collocazione. Si trova su un piccolo palo, stampata su un foglio di dimensioni ridotte.

     
  • Alle mercoledì, agosto 01, 2007 4:07:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    sempre di culo....immancabile a.!!

     

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page