Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare
11 novembre 2006
IL TEVERE
Sono stata tante volte a Roma, ma non avevo mai passeggiato lungo le sponde del Tevere, mai avevo visto il suo scorrere così da vicino, mai avevo osservato la vegetazione che gli fa da cornice. Avevo guardato il fiume sempre da una certa distanza, dai ponti che lo sovrastano, dalle strade che ne seguono il corso. Lì sotto c'è una umanità nascosta, fatta di gente senza casa che si copre di cartoni, che riesce a trascinare dietro di sè, in un solo sacco, tutto ciò che possiede, che cerca il cibo tra i rifiuti. Poi alzi lo sguardo e ti appare l'isola Tiberina.
... e in estate l'isola tiberina si riempe di baretti, di piccoli negozietti e brancarelle che vendono di tutto... si popola tutte le sere di giovani e giovanissimi... mentre il tevere continua ad andare lento lento... :-)
beh... a valle, quindi da roma fino ad ostia, il tevere scende lento... in zona trastevere, vicino piazza trilussa prende una brusca accelerazione con vortici e mulinelli, ci sono piccole cascatelle artificiali verso l'isola tiberina, e poi prosegue tranquillo il suo corso verso il mare... :-)
Si considera fiume il corso d'acqua a carattere perenne, quando le sue portate minime naturali (senza tenere conto, perciò, di eventuali intrusioni a scopo europeista) non scendono mai sotto una certa soglia che alcuni individuano in ragione di "tre" mc/sec.
Si ha il caso di numerosi fiumi con portate minime inferiori (ove, addirittura, ad acque "non perenni") e, viceversa, di corsi d'acqua considerati torrenti per il solo fatto di avere un letto con pendenze assai rilevanti, ma che trasportano portate assai superiori ai 3 mc/sec. Analoghi ragionamenti sono da farsi per differenziare il torrente dal rio (che, tuttavia, nell'accezione comune, è caratterizzato da portate generalmente inferiori, anche per i valori massimi); mentre la forra è considerata un rio avente pendenza assai accentuata e che, comunque, corre profondamente incassata nell'orografia (leggi nascosta). Il fosso, viceversa, è un piccolo rio ma normalmente caratterizzato da pendenze modeste e può trovarsi sia in montagna, sia in pianura. Il borro, invece, è un fosso che può avere qualsiasi pendenza. La fiumara è un corso d'acqua a carattere temporaneo caratterizzato da ampio letto, inclinazione variabile e, soprattutto, portate massime elevatissime, che possono superare anche i 1.000 mc/sec, ma per brevissimi periodi, come gli uadi e uidian del deserto.
Questo blog è nato perchè qualcuno mi ha fatto venir voglia
di aprirlo, questo blog continua a vivere perchè mi piace che sia così, questo
blog è originale nei testi, nelle immagini e nei video al 99%, di più mi sarebbe
parso eccessivo!
6 Commenti:
Alle lunedì, novembre 13, 2006 5:40:00 PM ,
Anonimo ha detto...
... e in estate l'isola tiberina si riempe di baretti, di piccoli negozietti e brancarelle che vendono di tutto... si popola tutte le sere di giovani e giovanissimi... mentre il tevere continua ad andare lento lento... :-)
Alle martedì, novembre 14, 2006 12:15:00 AM ,
SCRI...... ha detto...
... la domanda sorge spontanea. Ma il Tevere ogni tanto accelera o va sempre lento lento?
Alle martedì, novembre 14, 2006 10:02:00 AM ,
Anonimo ha detto...
beh... a valle, quindi da roma fino ad ostia, il tevere scende lento... in zona trastevere, vicino piazza trilussa prende una brusca accelerazione con vortici e mulinelli, ci sono piccole cascatelle artificiali verso l'isola tiberina, e poi prosegue tranquillo il suo corso verso il mare... :-)
Alle mercoledì, novembre 15, 2006 12:46:00 AM ,
SCRI...... ha detto...
Si considera fiume il corso d'acqua a carattere perenne, quando le sue portate minime naturali (senza tenere conto, perciò, di eventuali intrusioni a scopo europeista) non scendono mai sotto una certa soglia che alcuni individuano in ragione di "tre" mc/sec.
Alle mercoledì, novembre 15, 2006 1:20:00 PM ,
Anonimo ha detto...
ma ce l'ha una soglia massima? :-)
Alle mercoledì, novembre 15, 2006 2:07:00 PM ,
SCRI...... ha detto...
Si ha il caso di numerosi fiumi con portate minime inferiori (ove, addirittura, ad acque "non perenni") e, viceversa, di corsi d'acqua considerati torrenti per il solo fatto di avere un letto con pendenze assai rilevanti, ma che trasportano portate assai superiori ai 3 mc/sec.
Analoghi ragionamenti sono da farsi per differenziare il torrente dal rio (che, tuttavia, nell'accezione comune, è caratterizzato da portate generalmente inferiori, anche per i valori massimi); mentre la forra è considerata un rio avente pendenza assai accentuata e che, comunque, corre profondamente incassata nell'orografia (leggi nascosta). Il fosso, viceversa, è un piccolo rio ma normalmente caratterizzato da pendenze modeste e può trovarsi sia in montagna, sia in pianura. Il borro, invece, è un fosso che può avere qualsiasi pendenza. La fiumara è un corso d'acqua a carattere temporaneo caratterizzato da ampio letto, inclinazione variabile e, soprattutto, portate massime elevatissime, che possono superare anche i 1.000 mc/sec, ma per brevissimi periodi, come gli uadi e uidian del deserto.
Fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Fiume
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