Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

08 ottobre 2006

NOTTE BIANCA 30 SETTEMBRE 2006

Dov’è Campobasso? Ed ecco che parte il toto–geografia, che la rende una delle città più mobili d’Italia. Di risposte ne ho sentite tante girovagando per la penisola, dall’Umbria alla Basilicata, passando per le Marche, l’Abruzzo, il Lazio, la Campania. E deve averne sentite tante anche mio padre, che studente universitario a Pisa, promise a se stesso che se un giorno avesse avuto dei figli, li avrebbe fatti nascere in città conosciute, città importanti, di cui fosse inequivocabile la collocazione geografica. Così mia sorella è nata a Roma, per me aveva deciso Milano ma la mamma gli ha urlato che era un pazzo, che era lei quella incinta e che non si sarebbe più mossa, chi se ne fregava se gli italiani erano ignoranti in geografia! E contro gli stress di una gestante non si può nulla, e i miei documenti riportano la dicitura “nata a Campobasso”. A Milano ci sono poi andata con i miei piedi, era scritto nel destino, a quanto pare.

Per questa città provo dei sentimenti forti e contrastanti, come per un grande amore, che tu sai capace di darti tanto ma a cui nulla puoi perdonare.
La amo perché è a misura d’uomo, la odio perché è un buco; la amo perché tutti ti conoscono, la odio perché sei sempre il figlio di qualcuno; la amo per il vassoio di paste fresche della domenica, la odio per il suo essere abitudinaria; la amo per lo struscio serale, la odio perché quelle passeggiate nascondono un certo classismo, fino ad arrivare ad occupare zone ben precise del corso a seconda della scuola che frequenti; la amo perchè non rischi mai di essere sola, la odio perché non ha spazio per le tue solitudini; la amo perché tutti sono pronti ad aiutarti, la odio perché non puoi mai fare nulla senza che il mondo lo sappia; la amo per la sua sobria eleganza, anche nel centro storico, la odio perché ti chiede di apparire; la amo per le sue potenzialità, la odio per non saperle sfruttare; la amo perché ti ringrazia se fai qualcosa per lei, la odio perché, sentendo un accento diverso, ti chiama la milanese e non riconosce in te una sua figlia … la amo … la odio … la amo!

Quasi equidistante da Roma e Napoli, è considerata una provincia di centro-sud, ed è anche in questo la sua mobilità, a volte è più centro, a volte è più sud, non solo nelle classificazioni dei libri o dei siti internet ma anche negli aspetti. È romana nelle vetrine, nei locali, nella testata giornalistica, nelle battute, come quando qualcuno a ragione scrive su un'auto in esposizione "ciao bello, lavami!" (le prove nella foto a sinistra). È napoletana nella cadenza, nei panni stesi del centro storico, nei mercati rionali.
È una delle città più fredde d’Italia, pochi sanno però che quella temperatura è rilevata su un castello ai cui piedi si sviluppa il centro abitato (da qui il nome), per cui bisognerebbe sempre aumentarla di tre quattro gradi. È la città dove il cellulare non prende, perchè il campo è basso, secondo una nota battuta di Fiorello. È la città che sale agli onori della cronaca per le sue nevicate, se poi c’è l’assassino del Circeo che ricommette altri omicidi, è colpa di chi qui lo ha mandato.
Ma è anche capoluogo di una delle province più vecchie d’Italia. Due secoli esatti, da quando il re di Napoli e di Sicilia, Giuseppe Napoleone Bonaparte sancì, con regio decreto, la separazione del contado di Molise dalla
Capitanata.
Un bicentenario festeggiato in questi giorni anche con una notte bianca coloratissima, con tutti gli ingredienti: visite guidate nel centro storico, spettacoli, animazioni, degustazioni, artigianato, esposizioni, la band inglese dei Nine Below Zero, i comici di Colorado Cafè, Filippo Nardi in compagnia di una marea di dj, perché un belloccio ci sta sempre, se poi è anche grande fratello ci sta proprio, e gli artisti locali come gli
Ecletnica Pagus, che hanno restituito fama al suono della zampogna.
Tutti svegli, anche se qualcuno non ce l’ha fatta!

Gli scatti della notte son
qui e spero che sia ormai chiaro che Campobasso è in Molise. Poi magari, prossimamente, riveliamo anche dov'è il Molise!!! Vi faccio questa soffiata!!!

8 Commenti:

  • Alle lunedì, ottobre 09, 2006 12:05:00 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

    "Ma a Campobasso non succede mai nulla?"..
    Quante volte ho sentito questa frase in giro per l'Italia,quasi fosse l'esatto teorema,dimostrato, di una serenità anonima.
    Ma poi,ogni luogo ha lo stesso sapore quando sa già di nostalgia,non fosse altro per un fatto d'età:si cominciano a fare i conti dei sentimenti contrastanti solo quando guardi con occhi già più distanti,come un turista all'ultimo giorno di vacanza dove non scatterà più foto,perchè d'un tratto si sente,disperatamente,dentro quel paesaggio;e ci si rivede come in un deja-vù, noi che siamo stati parte di quell'insieme,ma fino a quel punto senza averne merito o colpe,divertiti dall'ansia di giorni veloci,figuranti inconsapevoli , tra i tanti.
    Distacco,ma forse non è così,però a volte non conviene sedersi sul bordo del marciapiede e guardare la festa scorrere:può creare irritazione.
    Bye,Book.

     
  • Alle lunedì, ottobre 09, 2006 2:43:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Caro Book ... che strano parlare con un libro ... di cui non si conosce il titolo ... comunque fa niente ... dicevo ...
    caro Book, avrei dato l'idea di distacco e creato irritazione se mi fossi seduta su un tetto, ma sedermi ai bordi di un'area pedonale ha continuato a fare di me una comparsa attiva della festa!
    Ci proverò a sedermi su un tetto!

     
  • Alle lunedì, ottobre 09, 2006 3:07:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Tesoro mio, che bello sentirti sereno!!! Carina la barzelletta dell'sms!

     
  • Alle lunedì, ottobre 09, 2006 4:14:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Ho scritto malissimo,hai ragione a rispondere così. Me la sono meritata!
    L'irritazione di cui parlavo non è stata provata da me leggendoti:ASSOLUTAMENTE!!
    Piuttosto parlavo di me stesso, di come mi irrito quando non rinuncio a rivoltare come un calzino luoghi,persone e chi più ne ha più ne metta,giusto per vedere ,come dice Jannaci,l'effetto che fa.
    Sono io Toro Seduto, era di me che sfrocoliavo.
    E poi ho imparato una grande lezione:mai scrivere un post di domenica, e soprattutto a ridosso del pranzo..
    Scuse d'obbligo.
    Book.

     
  • Alle lunedì, ottobre 09, 2006 4:22:00 PM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Scuse non dovute ma se insisti!!! Non mi ero offesa, se mi sento attaccata parto con il turpiloquio, ti avrei mandato a cagare senza pensarci.
    Non esageriamo però coi complimenti che ci sale la glicemia per il troppo miele!!!!

     
  • Alle lunedì, ottobre 09, 2006 11:01:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    Ceh tenera quella bimba!

     
  • Alle martedì, ottobre 10, 2006 12:48:00 AM , Blogger SCRI...... ha detto...

    Felice di ospitare anche un po' di sensibilità femminile! Hai ragione, è tenerissima, come tutti i bimbi.

     
  • Alle mercoledì, agosto 01, 2007 4:19:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

    udite udite..avevamo bisogno di te per far presente agli italiani che campobasso è in molise(che si trova nel centro sud)....e poi..madonna quanto sei scurrile..da una donna altolocata laureata due volte così importante per il paesello o meglio borgo molisano non è carino leggere il linguaggio che usi..sei alquanto indescrivibile e al posto mi copreirei con una maschera in faccia

     

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page