Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

06 settembre 2006

MODICA

Il barocco è uno stile che sembra costruito col fine ultimo di stupire, di fare in modo che lo spettatore resti a bocca aperta di fronte alle figure ed ai decori che ornano palazzi e balconi. Putti, draghi, leoni, sirene, dalle forme sinuose e tondeggianti in grado di creare città gioiello, come Modica. Giocoso, opulento, esagerato, è così il barocco siciliano, quasi una risposta urlata alla devastazione che colpì questa terra dopo il sisma del 1693. Ed è solare, come i panorami che lo circondano, complice la duttilità della pietra arenaria locale, dalle tonalità calde che al tramonto si tingono di un rosa dorato.

Qui, insieme al barocco, ti conquista la buona cucina. Famoso in tutto il mondo è il suo cioccolato, lavorato ancora artigianalmente a freddo, e se ora è praticamente di moda ovunque aromatizzarlo al peperoncino, alla cannella o alla vaniglia, da queste parti l'hanno sempre mangiato così. Scriveva di lui Leonardo Sciascia “... di inarrivabile sapore, sicché a chi lo gusta sembra di essere giunto all’archetipo, all’assoluto, e che il cioccolato altrove prodotto, sia pure il più celebrato, sia l’adulterazione, la corruzione ...”.

A Modica nacque
Salvatore Quasimodo, il poeta ermetico, nobel per la letteratura, che dopo aver a lungo girovagato per l’Italia, approdò a Milano dove stabilì la sua dimora definitiva
La luna rossa, il vento, il tuo colore
di donna del Nord, la distesa di neve...
Il mio cuore è ormai su queste praterie,
in queste acque annuvolate dalle nebbie ...
ma al quale il destino volle ricordare il suo peregrinare serbandogli una morte in viaggio, e volle contraddirlo ... più nessuno mi porterà nel Sud ... aveva scritto, perchè morì a Napoli.
I suoi versi più celebri ti accolgono all'ingresso della casa natale:

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

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