Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

14 giugno 2006

LENI

Per chi come me colleziona campane, fa un certo effetto trovarsi di fronte alla Madonna del Terzito, la cui immagine viene rappresentata con un campanellino nella mano destra. Si tramanda che un monaco orientale, per sfuggire alle persecuzioni, si rifugiò nella boscaglia di Valdichiesa. Qui, dopo la morte dell'eremita, fu ritrovata un'immagine della Madonna. L'appellativo "Terzito" deriva dallo spagnolo "tersitlo", il triplice suono della campanella che scandiva e scandisce le preghiere e che, secondo il racconto popolare, alcuni boscaioli udirono nella vallata dove sorge la chiesa. Ad oggi le mie campane sono 178, centosettantotto suoni diversi, alcune sono prive di battente, ma anche il silenzio può avere voce, può essere addirittura assordante.
Ogni campana mi ricorda una persona, un luogo, un momento della mia vita. Tutti coloro che hanno provato per me un sentimento, amore, amicizia, affetto, simpatia, me ne hanno regalata una o erano accanto a me quando le compravo. Qualcuno di voi, in questi scatti frettolosi, riconoscerà la sua.

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