Partire tornare ... ripartire ritornare ... in un continuo inarrestabile viaggiare

03 luglio 2007

LIMITARSI

Forse non è un cartello stradale ma un monumento all’immobilità, dalle sembianze di un divieto, perché l’artista si è voluto divertire. Il fatto, però, che lungo la strada ce ne siano altri, dalle fattezze identiche, ti fa ravvedere. Niente installazioni creative, sono divieti veri e propri che intimano di non superare i dieci chilometri orari.
Pensiero. Ma come sarà andare a dieci all’ora per un bel po' di strada, considerando che tranquillamente, su quella stessa strada, ci si sta anche in quarta e con una media di sessanta chilometri orari?
Poi un giorno vuoi provarci. Reminescenze scolastiche ti ammoniscono: saper misurare se stessi è una delle virtù principali del saggio. Dai, vai. Provaci, anche per dare un colpetto alla saggezza e abbandonare per un po' la follia, almeno così dovrebbe essere seguendo il ragionamento logico di aristoteliana memoria.
C’ho provato, non ce l’ho fatta. Ho perso vergognosamente la sfida.
Insegnamenti dottrinali insistono. C’è un limite a tutto. Ci dovrebbe allora essere anche un limite al limite, perchè il non riuscire a dare il minimo mi fa incazzare di più del non riuscire a dare il massimo.

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